cell factory produzione biodieselLipomyces starkeyi: una cell factory per la produzione di biodiesel di nuova generazione da canne giganti infestanti. Quarto appuntamento con il nuovo progetto DSCM di comunicazione della scienza nato dalla collaborazione con Microbiologia Italia. L’articolo divulgativo del mese di aprile è stato realizzato e curato dal Dott. Nicola Di Fidio. La transizione da un’economia basata sulle risorse fossili ad una bioeconomia è un obiettivo globale attuale volto a contrastare alcune importanti problematiche, come i cambiamenti climatici e l’inquinamento ambientale; e per ridurre la dipendenza delle attività antropiche dalle fonti fossili.

Tra i biocarburanti, il biodiesel rappresenta una delle fonti più promettenti di energia rinnovabile. Questo perché da un lato non immette nuova anidride carbonica in atmosfera (non alterando quindi il ciclo naturale del carbonio); dall’altro lato non richiede nuove tecnologie e nuovi motori per il suo utilizzo, favorendone, quindi, l’utilizzo e la sostenibilità economica. Il biodiesel tradizionale, attualmente in commercio, viene prodotto, su scala industriale, a partire dagli oli vegetali ottenuti da colture oleaginose, come palma, colza e girasole. Tuttavia, quasi tutte le specie vegetali oleaginose ad alta produttività sono colture appartenenti alla filiera alimentare.
Una soluzione innovativa e promettente è rappresentata dal biodiesel di nuova generazione, prodotto non dagli oli vegetali, bensì dagli oli microbici, ossia dai cosiddetti “single cell oils” (letteralmente “oli di singola cellula”).
Secondo il Dott. Di Fidio: “Grazie ad innovativi approcci catalitici, basati sulla sinergia tra catalisi chimica ed enzimatica e sull’impiego delle microonde come sistema di riscaldamento più efficiente, sono stati ottenuti idrolizzati ricchi di zuccheri (glucosio e xilosio), a partire dalla canna gigante. Successivamente, gli idrolizzati non detossificati sono stati utilizzati come mezzo di coltura in processi di fermentazione per la produzione di olio di singola cellula da parte del L. starkeyi.
Tale studio dimostra come sia possibile produrre i biocarburanti del futuro a partire da fonti rinnovabili come le biomasse, implementando processi verdi sostenibili.

Articolo completo al seguente link:
https://www.microbiologiaitalia.it/micologia/lipomyces-starkeyi-una-cell-factory-per-la-produzione-di-biodiesel-di-nuova-generazione-da-canne-giganti-infestanti/

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